1)- Scuola à Mushununu:
Le costruzioni della scuola elementare(15 aule+uffici e una sala incontri) e della scuola Materna (4 aule+ufficio+sala giochi) sono finite. Nella scuola materna abbiamo 145 alunni tra i 3 anni e i 5 anni, vispi intelligenti e bravi. Nella scuola elementare sono oltre 900 ed è una grande gioia vedere studiare tanti bambini. Da quest’anno passato non abbiamo più dato il pranzetto a mezzogiorno per tanti problemi che ci sono stati soprattutto il fatto che quest’anno la scuola non è stata gestita da una suora ma da un laico essendo la suora direttrice partita avendo creato non pochi problemi. Il padre che mi ha sostituito nel lavoro di formazione non se l’è sentito di continuare perchè non è facile fare arrivare camions di riso o farina o fagioli e poi farli preparare dalle mamme per tanti bambini... senza le strutture necessarie con la legna da comprare continuamente... e quindi è stato interrotto. Quest’anno le suore hanno ripreso la scuola e si vedrà insieme a loro come fare. Sr Virginie si occupa della scuola materna, Sr Bernadette della scuola elementare e Sr Celestina della scuola superiore. Sono tutte giovani e piene di entusiasmo e sono certo che con loro possiamo continuare a fare della scuola di Mushununu una scuola “modello”. Se non possiamo dare il pranzo ogni giorno perchè è diventato molto difficile e non ci sono più le possibilità a causa del numero elevato dei bambini, daremo almeno ai più piccoli la bouillie di masoso che è molto nutriente. Per tutti daremo un aiuto per la retta scolastica senza sostituire lo sforzo dei genitori che è pure necessario e a un gran numero di bambini, i più poveri, come tutti gli anni, paghiamo la totalità della retta scolastica perchè non abbandonino mai la scuola. In questo i genitori sono molto contenti perchè respirano un po’. Facendo così abbiamo evitato che tanti bambini interrompano gli studi per mancanza di soldi. Quest’idea mi era venuta dopo aver constatato che certi bambini lasciavano la scuola. Un insegnante mi teneva sempre al corrente di quello che succedeva a scuola soprattutto per i bambini. E’ interessante la storiella di Grace una bimbetta di 10 anni. Spesso i bambini lasciano la scuola perchè i genitori ritornano nei loro villaggi di provenienza se c’è un po’ di pace, ma spesso abbandonano la scuola per incapacità a pagare la retta scolastica.
Tramite l’insegnante avevo saputo che una bambina di nome Grâce (orfana) aveva lasciato la scuola perchè anche il poco che suo nonno doveva pagare non era riuscito a pagarlo e io non ero stato informato e avevano ritirato la bambina dalla scuola.
L’avevo fatta chiamare e l’insegnante l’aveva portata da me a piedi quasi 15 km. Era stanca morta pensavo che fosse stanca per il viaggio...ma loro fanno km senza problemi! Le avevo chiesto cosa aveva mangiato al mattino, e risponde akuna! Che significa niente! Allora chiedo subito “e ieri sera?” e mi risponde ancora “akuna”.
Allora è intervenuto l’insegnante per spiegarmi che il nonno non è ben organizzato e i bambini soffrono un po’.... Era venuta a trovarmi con il fratellino più piccolo nella stessa situazione. Li ho fatto subito mangiare. Ho chiesto al Direttore se poteva ancora riiscriverla nella nostra scuola, e ha subito accettato, abbiamo pagato per lei e il fratellino quello che non avevano ancora pagato... e a chiusura dell’anno scolastico è stata tra le prime nella riuscita.
Quest’anno passato è stato anche il primo anno di scuola superiore, la prima media. Con l’aiuto generoso di un sacerdote di Ragusa abbiamo potuto costruire 4 aule per la scuola media: due prime e due seconde. Adesso la 4 aule sono già piene perchè abbiamo già cominciato le seconde medie.
Il problema sarà quello di trovare fondi per construire altre 8 aule per la sezione
Pedagogica (quattro aule) e la sezione sociale(altre 4) oltre gli uffici e una sala per professori.. Sono già in contatto con una organizzazione spagnola Manos Unidas (che è come la Caritas) che probabilmente ci aiuterà nelle costruzioni ma non siamo ancora sicuri. Per potere continuare, in ogni caso, dobbiamo costruire altre due aule per la terza Pedagica e la terza per assistente sociale (questo è un settore nuovo). Speriamo nella Provvidenza.
Vicino alla scuola abbiamo pure costruito un ambulatorio sanitario per gli ammalati della zona ma soprattutto per gli alunni cercando di organizzare oltre che la cura anche la prevenzione dalle malattie con delle visite ai bambini organizzate nelle aule..
E’ possibile che certi bambini adottati non siano più a scuola perchè ritornati nelle loro zone di origine, oppure perchè i genitori si sono ancora spostati altrove. Noi abbiamo sempre sostenuto che l’immagine del bambino è simbolica di tutti i bambini che sono nella scuola e la grandissima maggioranza non sono adottati da nessuno ma noi aiutiamo tutti, perchè non possiamo fare differenze. Con le suore direttrici attuali c’è molta collaborazione e quindi se qualcuno desidera avere notizie sul bambino e se è partito altrove, avere la foto di qualcuno altro sarà possibile. Ma ripetiamo che il bambino rappresenta tutti i bambini che aiutiamo.