Oggi sono più che mai mendicante, pellegrino che ha solo Dio per rifugio e sostegno. C'è una bimba che stanotte urgentemente è stata operata alla testa. I suoi genitori mi sono molti cari. Mendico un po' di preghiera. Spero nella vostra carità. E c'è un altro bambino, che non conosco, non so di chi è figlio, ma ha il cuore che non funziona bene. Stamattina leggevo un post su Facebook, di cui riporto alcune frasi (scritte da Tonio Dell'Olio): -Parlando della finalità di questa giornata [quella di ieri], il papa letteralmente ha detto: "I credenti di tutte le religioni si uniscano spiritualmente in una giornata di preghiera e digiuno e opere di carità, per implorare Dio di aiutare l'umanità a superare la pandemia di coronavirus". A Dio non si chiede di intervenire con un atto dall'alto, con un miracolo che somigli a una magia. Ai credenti non si chiede di compiere un rito che sia vicino di casa della superstizione: si chiede piuttosto a Dio di "aiutare l'umanità a superare la pandemia". Si chiede a Dio di illuminare le menti di ricercatori e scienziati, di irrobustire le braccia stanche di infermiere, infermieri, operatori socio sanitari, medici e paramedici; di ispirare ai governanti le scelte più efficaci, di sostenere l'animo dei pazienti e dei loro familiari. E tutto questo in ogni angolo, anche il più nascosto, del mondo. Il digiuno, insieme alla preghiera, ci rende paradossalmente più forti perché ci apre gli occhi su ciò che è davvero importante, anzi vitale. E la solidarietà ci fa respirare con l'anima del mondo in cui nessuno è straniero-. Ecco la preghiera, il digiuno, la carità in Cristo: confidare nella Provvidenza divina, che sa sbrogliare i nodi più complessi e complicati della storia di tutti e di ciascuno, suscitando energie nelle menti e nei cuori, prendendoci per mano. Per chi vuole lasciarsi prendere per mano con la Santa Messa, alle 19 celebrerò in diretta da Facebook e da Youtube. Il Signore che tiene per mano questi due bimbi, aiuti anche noi a stringere forte la sua.