Carissimi,
“Vieni! Seguimi!”. Parole antiche di duemila anni.
Pronunciate con il desiderio appassionato di voler costruire insieme una vita piena, libera, capace di gioire delle piccole cose di ogni giorno e di realizzare quotidiani legami di fraternità.
“Vieni! Seguimi!”: il Signore Gesù, Crocifisso e Risorto, lo ripete a noi oggi. Se sogniamo un mondo più giusto, se
desideriamo per i nostri cari una vita migliore, se speriamo in un futuro diverso… non perdiamo altro tempo. Diventiamo davvero compagni di strada di Gesù, smettendo di essere cristiani che danno forma alla loro vita senza riferimento a Cristo.
Coraggio! Piccoli gesti di apertura verso gli altri e di revisione dell’organizzazione del nostro tempo ci permetteranno di non lasciare solo sulla croce Gesù. Vuole coinvolgere anche noi.
Abbandoniamo la palma e l’ulivo dell’apparenza e scegliamo la palma e l’ulivo del cuore! Come Maria di Nazaret: “Ecco la serva del Signore!”. Come l’apostolo Pietro: “Ecco ti abbiamo seguito…
E sarà Pasqua, risurrezione per noi e per molti!
Affido alla vostra riflessione le parole di San Giovanni Paolo II e di papa Francesco, scelte dalle nostre piccole grandi donne che in estate partiranno per incontrare il papa in Polonia e che accompagnano le mimose che avete ricevuto giorno 6 marzo:
Grazie a te, donna, per il fatto stesso che sei donna!
Con la percezione che è propria della tua femminilità tu arricchisci la comprensione del mondo e contribuisci alla piena verità dei rapporti umani.
(San Giovanni Paolo II )
Preghiamo per le quattro suore e le dodici persone rimaste uccise nell’attacco in Yemen e per le loro famiglie. Questi sono i martiri di oggi, non sono copertine dei giornali e non sono notizie. Sono vittime dell'indifferenza globale. Questi danno il loro sangue per la Chiesa.
Madre Teresa accompagni queste quattro figlie della carità in paradiso e interceda per la pace e il sacro rispetto della vita umana"
(Papa Francesco)
Ragusa, 20 marzo 2016
don Luca