Parrocchia San Luigi Gonzaga - Ragusa
Gen.2016 Lettera di P.Amato - Parrocchia San Luigi Gonzaga - Ragusa

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Papa Francesco vescovo di Roma e padre Amato missionario in Congo. Cosa li lega? Le opere di misericordia: se vuoi ascoltare il papa che ci chiede nell'anno del Giubileo di vivere bene le opere di misericordia, allora puoi farlo aiutando padre Amato. Nella chiesa di San Luigi Gonzaga di Ragusa, entrando a destra, c'è una cassetta il cui contenuto è totalmente destinato alle opere di padre Amato. Sii anche tu misericordioso come lo è Dio, Padre Nostro!

BUON ANNO DELLA MISERICORDIA

Carissimi
All'inizio di quest'anno che il Papa ha voluto dedicare alla « Misericordia », vi scrivo per testimoniarvi tutta la mia gioia, perché, in un certo modo, mi ritrovo perfettamente in sintonia con quello che il Papa ci suggerisce e che si trova tutto nel vangelo.
Il principio che ho sempre seguito è questo : « Cercare non tanto le indulgenze, ma soprattutto l'indulgenza di Dio!"


La prima si ottiene con le pratiche religiose e i sacramenti, che sono necessari perché segni della conversione del cuore, che ci avvicina a Dio e ai fratelli e quindi non bisogna trascurarli, e la seconda si ottiene soprattutto con le opere di carità verso i poveri, quelle che normalmente sono chiamate: le opere di misericordia. Queste ci fanno sperimentare l'Amore indulgente e misericordioso di Dio. Il Papa ci invita ad essere " Chiesa in uscita" e accogliente come un "ospedale di campo" disposti a venire incontro a chiunque sia malato con qualunque tipo di bisogno materiale e spirituale. Ci invita a trovare impegni concreti e incarnati nel nostro ambiente umano e sociale dove viviamo, per annunziare e testimoniare attraverso la nostra vicinanza ai più piccoli, la tenerezza, la misericordia e l'indulgenza infinita di Dio...
Per quanto mi è possibile cerco di evitare i bla-bla-bla retorici, per essere più concreto nell'amore dei più bisognosi, perché — lo sappiamo tutti — il Signore ci giudicherà "se gli abbiamo dato da mangiare...da bere...se lo abbiamo visitato in prigione...curato nella sua malattia...
Per questo dico che sono contento di quest'anno della misericordia perché mi sento pienamente in sintonia con la Chiesa e con il Papa e mi confermo sempre di più che la nostra vita cristiana consiste nel vivere ogni giorno il vangelo della misericordia. A noi d'altronde non viene difficile farci intenerire il cuore davanti a tante situazioni inumane e inaccettabili, per questo che io non finirò mai di ringraziare il Signore del dono della missione alla quale mi ha chiamato, e del dono della vostra vicinanza e sostegno, perché senza di voi non potrei far nulla, e, insieme, stiamo facendo tante cose in favore dei poveri che certamente sono secondo il cuore misericordioso di Dio. Vi faccio un piccolo rapporto delle nostre attività:
Il nostro Centro di Formazione e Spiritualità Oasis Yesu Mbele (Oasi Gesù davanti)
progredisce e si organizza sempre meglio. Rende già tanti servizi a sacerdoti, suore e laici. lo sono sempre a disposizione per predicare ritiri o animare gruppi di giovani o adulti. Anche le strutture migliorano. Quest'anno cominceremo la costruzione delle stanze, dormitorio e refettorio ecc, e intanto costruiamo dei luoghi di incontri e preghiere anche fuori, nel giardino. L'ultimo che abbiamo realizzato è molto bello: una buca piena di acqua del Tanganika che viene da sottoterra, trasformata a forma di teatro greco con 5 gradini, in mezzo resta l'acqua con pesci e fiori, a lato l'altare per la messa e in mezzo, una statua della madonna, chiamata notre Dame du Tanganika (nostra Signora del Tanganika). Può accogliere una centinaio di persone, e se si tratta di bambini, anche duecento. E' molto carina! Un altro posto dove gli alberi sono molto fitti, lo trasformeremo in sala incontri all'aperto, perché fa sempre molto caldo.
Il gruppo della " Infanzia missionaria" che ha lo scopo di animare i bambini è già ben organizzato e animato da un gruppo giovani che ha preso come modello S. Francesco Saverio e l'animazione è fatta sempre attorno alle tre parole chiavi di Fratellanza — Solidarietà e Tolleranza. I bambini (a centinaia) fanno parte di diverse tribù e religioni hanno proprio bisogno di crescere nello spirito della mondialità liberi da pregiudizi razziali e tribali.
Nessun bambino mi chiama padiri, ma tutti, anche i più piccoli, vedendomi, gridano Amato, Amato!!! E inventano anche canzoni.
Kuiifunza ni haki! (studiare è un diritto). lo non so come si fa a sopportare che tanti bambini non vadano a scuola, e così anche quest'anno stiamo riuscendo a far studiare un gran numero di bambini (426) dalla scuola materna all'università (solo pochi),e per altri che non abbiamo potuto iscrivere nelle scuole a causa dell'età, abbiamo organizzato i corsi di alfabetizzazione. Al centro Maendeleo (sviluppo sociale) abbiamo iniziato pure la formazione delle donne con diverse attività: alfabetizzazione, contabilità, cucito e lavori artigianali. La gente partecipa con entusiasmo.
Afya kwa wote  (La salute è per tutti). Da anni abbiamo aiutato ogni mese a pagare le fatture delle persone più povere incapaci di sostenere le spese delle cure mediche per loro o per i loro figli. E le spese sono sempre state molto elevate. Quest'anno abbiamo fatto una cosa straordinaria: abbiamo iscritto oltre 1500 persone alla Cassa mutua (mutuelle de santé) pagando per loro la partecipazione necessaria che è di 8$ per persona. Per tutto l'anno saranno curati con il ticket del 20% solamente della fattura, che loro stessi potranno pagare, così anche i poveri potranno avere accesso alle cure di cui hanno bisogno. Per contribuire alle spese e per non dare tutto gratuitamente, senza sforzo, la gente si è impegnata facendo un po' di lavoro manuale. Adesso tutti parlano di mutuelle de santé e molti continueranno anche gli anni successivi vedendone i vantaggi. Già si fanno tante riunioni con la partecipazione di tutti gli adulti e questo ci permette pure dì fare educazione sanitaria per prevenire le malattie e crescere in buona salute.
Anche il nostro Orfanotrofio con il piccolo Amato avanza bene. I bambini adesso sono già 11. Ovviamente dobbiamo fare attenzione a prendere solo i bambini di cui le mamme sono morte al parto, per evitare di trovarci subito con centinaia di bambini bisognosi e non sapere più come nutrirli , perché tutti sono bisognosi.
Il piccolo villaggio di Kahororo adesso è raggiungibile in macchina. Ancora la popolazione non ha finito di fare bene la strada, ma già si passa. Di tanto in tanto organizzano il salongo (lavoro comunitario) e aggiungono terra sulla strada che è solo quello che ci vuole. Pian piano diventerà una vera strada per fare passare anche i camion. Speriamo bene. In questo villaggio ci sarà da costruire ancora la scuola e anche una sala multi-uso che serva per pregare e fare riunioni.
Siku kuu va Wazee  (Festa degli anziani). Qui gli anziani sono proprio dimenticati, perché non hanno pensioni e non hanno la forza per sostenersi da soli. Spesso diventano un peso in più in una famiglia già economicamente provata. Per mostrare che anche loro sono importanti, festeggiamo la loro giornata nella festa della Madonna del Rosario. Quest'anno sono stati oltre 70 e la loro gioia era veramente alle stelle. Sembravano ringiovaniti. Alcuni ammalati sono andato a cercarli con la macchina fin nella loro capanna e molti avevano l'abito dato loro in regalo l'anno precedente. La giornata è sempre molto semplice per non stancarli: il rosario meditato, un pranzo molto abbondante dove ognuno poteva servirsi come voleva, (bisognava vedere certi piatti....) e un abito per ognuno di loro. La musica e le danze anche se vecchi, non possono mai mancare. Adesso anche una casetta degna... Quest'anno ho l'intenzione di costruire qualche casettina in favore delle vedove che mancano di sostegno familiare. A volte vivono in tuguri dove è umiliata la razza umana. Non si può! Si aggiunge un po' di fango di qua, un pezzo di plastica di là per evitare la pioggia... ma il tutto resta precario e da rifare dopo ogni notte dì pioggia. Ho fatto un po' di calcoli per spendere il meno possibile e farne di case il maggior numero possibile ed ho visto che con 2000€ si può realizzare una piccola casetta, povera ma più duratura, ma soprattutto più degna di una persona. Questo progetto non l'ho ancora cominciato perché per ora piove molto, ma è quello che mi propongo di fare al più presto. Spero di avere gli aiuti necessari!
Il vostro aiuto è di grande sollievo per noi e per ì nostri bambini e non so proprio come ringraziarvi e il mio grande impegno sarà quello di non deludervi come missionario in questa zona dell'Africa: fare il bene cercando di farlo bene!
Vi abbraccio di vero cuore e vi domando di pregare per me come io stesso faccio per voi.
Con affetto fraterno    P. AMATO Sebastiano

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